All’ Esquilino c’é una piccola finestra su Kathmandu: locale con poco meno di 20 tavolini, i pochi clienti italiani si confondono con i turisti, qui la maggior parte dei clienti è di nazionalità indiana & dintorni, nulla di strano in un quartiere multietnico come l’Esquilino.
La tipologia é da fast food, la scelta del menù soddisfa i palati anche di vegetariani e vegani. Il profumo delle spezie che si diffonde sulla via Buonarroti conduce qui: piatti tipici nepalesi e indiani, tante spezie, cibo piccante, servizio molto semplice ma chi, come me, é un cliente abituale, non ha più nemmeno bisogno di chiedere: conoscono il mio piatto preferito e sanno che non lo amo troppo caldo ma tiepido. Sanno che in base all’orario accompagno il mio piatto con una birra piccola o con un Mango Lassi, fresca bibita a base di yogurt e mango.
Il mio lavoro mi porta a non avere orari fissi e ben precisi: spesso i miei ospiti ritardano così mi trovo a volte alle 16 a dover ancora pranzare….e a qualsiasi ora da “Kathmandu” il mio piatto preferito é garantito!
Una gigantografia occupa un’intera parete e ritrae lo scorcio di un villaggio: si tratta di Namche Bazar (in nepalese नाम्चे बजार), piccolo villaggio del Nepal sud-orientale, nel distretto di Solukhumbu e nella zona amministrativa di Sagarmatha, ai piedi dell’Himalaya a 3.440 metri di altitudine. Fino a qualche anno fa contava 1.540 residenti. Il villaggio ospita la sede del Parco nazionale di Sagarmatha, che comprende molte celebri cime Himalayane. Qui il sabato mattina vi ha luogo un tradizionale mercato in cui gli abitanti dell’area vendono le loro mercanzie ai residenti di Namche Bazar e ai turisti.
Il racconto della proprietaria su questo splendido territorio mi avvolge e mi travolge: così, in quella grande finestra sul piccolo villaggio di Namche Bazar mi piace sognare che un giorno potrò magari affacciarmi davvero su quei paesaggi. Sogno, mi rilasso, mi fermo un attimo prima di riprendere una probabile corsa per altri ospiti in arrivo.
Saluto Kathmandu e sussurro “a presto!”…ci tornerò molto presto a mangiare il mio piatto preferito di riso speziato con verdure e ceci in salsa piccante o ci andrò davvero a Katmandu? Io comunque sussurro “a presto!”.