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Mostre a Roma 2025: Un Viaggio Culturale Imperdibile

Scopri le principali mostre a Roma nel 2025, un anno ricco di arte, cultura e innovazione. Dai capolavori di Caravaggio a quelli di Frida Kahlo, passando per il Futurismo e il Surrealismo.

Roma, la città eterna, si conferma un crocevia di arte e cultura con un calendario di mostre 2025 che promette di emozionare e ispirare.

Quest’anno, la capitale italiana ospita una serie di esposizioni che spaziano dall’arte rinascimentale all’intelligenza artificiale, passando per i maestri del Novecento e le sperimentazioni contemporanee.

FLOWERS: Dal Rinascimento all’Intelligenza Artificiale

Fino al 14 settembre 2025, la mostra FLOWERS vi porterà in un viaggio che unisce arte, scienza e tecnologia. Dai capolavori di Jan Brueghel e Ai Weiwei alle sperimentazioni digitali dell’arte contemporanea, questo percorso esplorativo è un’esperienza unica da non perdere.

Munch. Il Grido Interiore

A Palazzo Bonaparte, fino al 2 giugno 2025, è possibile ammirare una selezione di 100 opere di Edvard Munch, tra cui alcune delle sue creazioni più iconiche come La morte di Marat e Le ragazze sul ponte. Questa mostra è un’opportunità rara di vedere le opere di Munch, normalmente custodite al Munch Museum di Oslo.

Tony Cragg alle Terme di Diocleziano

Fino al 4 maggio 2025, il Museo Nazionale Romano presenta Tony Cragg. Infinite forme e bellissime alle Terme di Diocleziano. La mostra include diciotto sculture di medie e grandi dimensioni, realizzate negli ultimi due decenni, immergendovi in un ambiente storico unico.

Caravaggio 2025

A Palazzo Barberini, dal 7 marzo al 6 luglio 2025, si tiene una mostra dedicata a Michelangelo Merisi da Caravaggio. Questa esposizione esplora la carriera del maestro, presentando capolavori e opere recentemente riscoperte, offrendo un’esperienza immersiva nell’arte del Seicento.

Picasso lo Straniero

Al Palazzo Cipolla Museo del Corso, fino al 29 giugno 2025, è visitabile la mostra Picasso lo straniero, che esplora le tematiche sociali e l’esperienza dell’artista come straniero in terre diverse.

Il Tempo del Futurismo

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ospita fino al 27 aprile 2025 la mostra Il Tempo del Futurismo, che indaga il rapporto tra arte e tecnologia/scienza.

Frida Kahlo through the lens of Nickolas Muray

Dal 15 marzo 2025, il Museo Storico della Fanteria presenta una mostra fotografica su Frida Kahlo, offrendo una prospettiva unica sull’artista messicana attraverso le lenti di Nickolas Muray.

I Farnese nella Roma del Cinquecento

I Musei Capitolini-Villa Caffarelli ospitano una mostra sui Farnese, esplorando le origini e la fortuna di questa collezione nella Roma del Cinquecento.

Roma Pittrice

Al Museo di Roma a Palazzo Braschi, è in corso una mostra dedicata alle artiste donne che operarono a Roma tra Cinquecento e Ottocento, offrendo una visione femminile dell’arte romana.

Salvador Dalí: Tra Arte e Mito

Una mostra dedicata a Salvador Dalí e altri artisti surrealisti è stata inaugurata presso il Museo Storico della Fanteria, immergendovi nel mondo onirico del surrealismo.

Roma si conferma quindi un polo culturale vibrante, pronto a sorprendere i visitatori con un calendario di mostre che spaziano dalla tradizione all’innovazione. Non perdete l’opportunità di scoprire queste esposizioni che vi trasporteranno in un viaggio artistico senza pari.

 

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Candlelight Concert a Villa Appia Antica

Musica a lume di candela, ascoltando le melodie al pianoforte di Chopin,

immerse nei caldi colori del tramonto e nella bellezza unica del Parco Archeologico dell’Appia Antica.

 

 

 

 

 

 

Aspettavo la data di questo concerto da molti mesi, da quando, lo scorso anno, avevo letto dei “Candlelight Concert” a Roma: concerti di musica classica a lume di candela in location uniche e di straordinaria bellezza proposti già in tutto il mondo, da New York a Parigi, da Tokio a Barcellona. Previsti per febbraio 2021, i Candlelight Concert a Roma erano purtroppo slittati di qualche mese, a causa del Covid.

Amo la musica classica, amo le composizioni al pianoforte di Chopin e l’idea di ascoltarle in un’atmosfera insolita, illuminata solo dalle luci delle candele, sapevo già che mi avrebbe fatto vivere un’esperienza unica e indimenticabile.

Nella meravigliosa cornice di Villa Appia Antica, immersa nel Parco Archeologico dell’Appia Antica,  già dai primi passi percorsi su una delle più storiche strade romane realizzata nel IV secolo A.C.,  appunto Via Appia Antica, lasciavo alle mie spalle il traffico caotico della città, il rumore, la frenesia della giornata, lo stress, il suono del cellulare.

Passo dopo passo, sulle grandi pietre levigate di pietra vulcanica dette “basoli”, che caratterizzano questa opera considerata un capolavoro di ingegneria civile del mondo antico per le tecniche di realizzazione utilizzate, accompagnata lungo il percorso dai resti archeologici di sepolcri, antiche ville e mausolei, dimenticavo la tecnologia moderna e immaginavo quella che un tempo poteva essere stata questa lunga strada che collegava Roma a Brindisi: immaginavo viandanti, commercianti, artigiani, guerrieri, immaginavo vite lontane secoli e secoli dalla mia.

 

 

 

 

 

Nel parco secolare della Villa Appia Antica, al tramonto, solo noi spettatori, in numero adeguato alle limitazioni del momento e in numero appropriato ad un’atmosfera più intima, un pianoforte a coda circondato da candele e candelabri, e il pianista solista, e straordinario, Giuseppe Califano.

Di ogni composizione, il pianista ne racconta prima brevemente non solo la storia ma anche come il grande Fryderyk Chopin influenza tutto il periodo romantico con le sue innovazioni nello stile e nella forma, creando uno stile compositivo del tutto individuale.

Un percorso musicale che comincia con i Preludi op.28, attraversa le Mazurche, lo Studio, i Valzer e si conclude con i Notturni; alcune delle composizioni di Chopin sono state pubblicate dopo la sua morte nonostante la sua volontà fosse che tutta la sua musica non pubblicata venisse distrutta.

E avremmo così perduto la possibilità di conoscere melodie poetiche e note al pianoforte che hanno la virtuosa capacità di svuotare la mente e di allontanarci da una combinazione, talvolta non salutare, di tempo e spazio che ci costringe a ritmi di vita che, forse, non sempre ci appartengono.

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“Un passo dal cielo” nella splendida location del Cadore

Lago di Mosigo, San Vito di Cadore

Sono cominciate proprio in questi giorni e dureranno fino a settembre, le riprese della Fiction di Rai 1 “Un passo dal cielo” che, per la sua 6’ edizione, sceglie la meravigliosa e affascinante location del Cadore.

Il primo ciak sarà sul Lago di Mosigo, incantevole lago circondato  da un fitto bosco di pini e abeti, area definita “polmone verde” perchè si tratta di un sito di alta qualificazione naturalistica, abitata da molte specie di animali selvatici e frequentata dagli uccelli al passo.

Questo meraviglioso specchio d’acqua è una cornice perfetta al paesaggio che si può ammirare dal fondovalle mentre la Croda Marcorà e l’Antelao, visibili da qui, mostrano tutta la loro straordinaria bellezza.

Le riprese di “Un passo dal cielo” rappresentano un’importante opportunità per il territorio: prima grande produzione ad arrivare in Veneto dopo il lockdown, segnale molto positivo di una ripresa, non solo dal punto di vista cinematografico ma anche produttivo ed economico di tutta la regione. Una ripresa anche nel settore turistico, settore che fa ancora molta fatica a ripartire in Italia, soprattutto nelle città d’arte.

A fare da cornice alle vicende e ai casi del comandante della Guardia Forestale Francesco Neri (Daniele Liotti) alcuni tra i più suggestivi luoghi della regione Veneto: dal Lago di San Vito alle strade di Padola nel Comelico Superiore, passando per Cortina d’Ampezzo e i paesaggi meravigliosi del comune di Auronzo di Cadore, come il Monte Piana, il lago Antorno e il lago di Misurina.

Fermento, curiosità e un motivo in più per visitare questa zona del Veneto che in questo periodo dell’anno offre un paesaggio mozzafiato e moltissime attività da svolgere all’area aperta e a contatto con la natura.

Ideale location per un viaggio in solitaria, per un weekend romantico e di totale relax, per le famiglie e gruppi di amici.

Le attività sono davvero tantissime e le lunghe giornate si arricchiscono di aria fresca e pulita, di panorami da cartolina, di scoperte enogastronomiche, di tempi lenti che seguono la luce del sole.

Vista dall’appartamento “The Mountain View IN San Vito di Cadore”

Parco Naturale presso Park Des Dolomites, Borca di Cadore

San Vito di Cadore

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